domenica 8 dicembre 2013

Lo Scettico.


La razionalità principalmente si manifesta in due modi distinti, entrambi facce della stessa medaglia.
 Una raffigurante il ragionamento ottimistico, emancipato e desideroso di esplorare con entusiasmo e l'altra il ragionamento scettico, ovvero incredulo, diffidente e fine a se stesso.
 Dunque in parte si deve comprendere la natura scettica tipica dell'essere umano, essendo un meccanismo di difesa essenziale da lui stesso usato per preservare l'incolumità.
 Ma nell'essere scettici non si deve incorrere nell'errore di banalizzare alcune dinamiche della Vita per le quali non riusciamo a dare una spiegazione logica, adducendole semplicemente a delle coincidenze oppure dando per scontato che esse siano inverosimili od impossibili da decifrare, soprattutto nel caso in cui si abbiano dei riscontri empirici basati su fatti concreti accaduti nella Vita.
 Commettere questo errore significherebbe indossare la veste della presunzione, una veste che indossa ovviamente solo chi è privo di saggezza e chi ha una visione limitata di ciò che lo circonda.
 Dunque da esseri razionali quali siamo abbiamo il dovere di sfruttare il dono della razionalità in modo ottimistico per la ricerca della verità, se non altro impegnandoci a dare almeno una personale spiegazione agli eventi che ci risultano incomprensibili e non semplificando invece con superficialità attribuendone ogni volta la paternità al caso.
 Costruire un muro dinanzi agli occhi della nostra mente è ovviamente una scelta libera, ma non dimentichiamoci di quando eravamo bambini e forti di quel desiderio di scoperta che possedevamo, qualsiasi muro ci ponessero davanti tentavamo in tutti i modi di scavalcarlo.

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