martedì 17 novembre 2009

Il Linguaggio Dell'Amore.

E' oramai tradizione credere che qualsiasi sentimento di affetto o di amore si debba esprimere con il linguaggio vocale..ma realmente...le parole..non sono altro che pensieri razionali creati nella mente e comunicati agli altri in forma sonora..dunque per questo motivo suscettibili ad eventuali manipolazioni personali..creando un cosiddetto conflitto d'interessi a seconda della situazione che si presenta..
  Ma esiste un altro modo di comunicare gli stessi sentimenti...
E' il linguaggio corporeo o delle azioni..
  In realtà questo linguaggio è il più significativo ed è composto dai più semplici gesti che effettuiamo ogni istante della nostra vita..come ad esempio l'espressione del viso..il sorriso..il movimento delle mani..ai più complessi che si definiscono "azioni"..come regalare un bene materiale o fare una carezza ad una persona..
  Rispetto al precedente questo linguaggio è irrazionale ed è stimolato da sentimenti profondi...
  Essendo istintivo è abitualmente privato del controllo razionale della mente..ma con uno sforzo ed un autocontrollo non indifferenti
si potrebbe ugualmente manipolare..naturalmente togliendo la naturalità e la spontaneità dei gesti che lo compongono...
  Questo linguaggio è il fondamento di una comunicazione sincera..di un sentimento concreto..
  Se ne deduce che per constatare il reale interessamento di una persona nei nostri riguardi..dobbiamo prendere come riferimento più importante questo tipo di linguaggio e naturalmente includere anche le sue parole ma solo se coerenti ai suoi gesti..
  E' a dir poco "lapalissiano"..sottolineare che un'eventuale scarsa comunicazione vocale non possa pregiudicare la stabilità o la profondità di un rapporto..al contrario di una scarsa comunicazione con le "azioni"...
  Se non mi credete provate a chiederlo al vostro gatto o al vostro cane..eh..eh..

7 commenti:

  1. Bella questa deduzione, la migliore fino ad ora. Sto procedendo a ritroso, Ora mi fermo, data l'ora tarda e soprattutto per il sonno che è arrivato. Buona notte, giovanotto.

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  2. Giovanotto..??
    Non starò mica confrontandomi con mia zia..eh..eh..
    Sei molto più grande di me..??
    Se fosse così devi sapere che l'aspetto del contenitore non è un fattore determinante per stimare l'età reale del suo contenuto..
    Provare per credere..eh..eh..
    Ti ringrazio per lo sforzo di seguirmi..
    Mi sei davvero simpatica..dunque farò lo stesso con te..te lo prometto..
    Dimenticavo..non sono un marinaio..anche se ho marinato spesso la scuola..e anche se ora mi ritrovo in alto mare...eh..eh..

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  3. Abbastanza da non voler più tornare sulla terra ferma..
    Ho bisogno di compagnia però..vuoi unirti a me..??

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  4. ...in alto e basso mare: ovunque ci sia acqua salata, soprattutto sulla costa dalmata. Una volta mi sono tuffata da una barchetta, quando avevo la tua età, nel fiume, e sono risalita dalla sponda melmosa: una sola volta e non l'ho fatto né lo rifarò mai più...devo aggiungere che una barchetta oggi non mi basterebbe più, o quasi!:-))
    Però quando vedo gli altri che si divertono a tuffarsi da qualche altura, scoglio, barca, trampolino, mi prende un languore... anche i miei tuffi, i pochi, e fatti in assoluta sicurezza, denotano un senso di impotenza per chi mi sta a guardare: impotenza di stile, non di gravità! :-)))
    Un abbraccio N.

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  5. Bè..la tua impotenza di stile è un problema di una certa gravità..eh..eh..
    Per divertirti alla tua età non occorre emulare gesti estremi che facevi una volta da ragazzina...ora è sufficiente riuscire a trascorrere un pò di tempo con me..
    Non esiste sport più estremo..eh..eh..
    Provare per credere...
    Dopo l'abbraccio...ci vuole un bacio...

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  6. Centrato! La gravità è una forza che segue le sue leggi e condiziona il movimento.
    Mi sembra che stiamo già passando del tempo assieme e al momento non ci vedo nulla di estremo e neppure lo chiamerei sport, ma se proprio ti piace il termine lo chiamerei sport della comunicazione.
    I miei due figli hanno 35 e 34 anni. Quand'erano piccoli li baciavo spesso in fronte e in quel gesto intendevo baciare la loro mente: quello che erano. Ora sono grandi e non ci arrivo più. Ma per me è importante esprimere che amo quello che sono così ogni tanto chiedo loro di abbassare un po' il capo e di lasciarsi baciare sulla fronte.Si cherniscono un po', ma mi accontentano.
    Dopo l'abbraccio...vuoi abbassare un po' la fronte?, se sei alto 1,60 non serve!:-)))
    Ciao BigCanaglia!

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